21/02/12

Le cascate del Niagara

Le cascate del Niagara

Le cascate del Niagara (in inglese Niagara Falls in francese chutes du Niagara), situate nel nord-est dell'America, a cavallo tra USA e Canada, sono per la loro vastità tra i più famosi salti d'acqua del mondo. Non si tratta di cascate particolarmente alte (solo 52 m di salto) e la loro fama è certamente legata alla spettacolarità dello scenario, dovuto al loro vasto fronte d'acqua e all'imponente portata, indicata erroneamente da alcuni in 200.000 m3 al minuto - il dato riguarda infatti l'intero fiume Niagara e non il salto d'acqua, in quanto parte del flusso viene intercettato dalla centrale elettrica -, ma più realisticamente stimabile in oltre 168.000 m3 al minuto nel regime di piena e circa 110.000 m3 come media. Rappresentano ciononostante la più grande cascata dell'America settentrionale e, probabilmente, la più conosciuta in tutto il mondo.


Il nome Niagara ha origine dal termine in lingua irochese (pellerossa d'America), Onguiaahra, che significa acque tuonanti. Gli antichi abitanti della regione erano gli Ongiara, una tribù irochese chiamataNeutrale da un gruppo di coloni francesi che beneficiarono della loro mediazione per risolvere alcune dispute con altre tribù locali.
Una leggenda della zona narra di Lelawala, una bella ragazza obbligata dal padre a fidanzarsi con un ragazzo che ella disprezzava. Piuttosto che sposarsi, Lelawala scelse di sacrificare sè stessa al suo vero amore He-No, il Dio Tuono, che dimorava in una caverna dietro la Cascata a Ferro di cavallo. Ella pagaiò sulla sua canoa nelle veloci correnti del fiume Niagara e precipitò dal bordo della cascata.He-No la raccolse mentre precipitava ed i loro spiriti, secondo la leggenda, vivono uniti per l'eternità, nel santuario del Dio Tuono sotto le cascate. La ragazza diventò la dama della nebbia per via del vapore acqueo della cascata.
Stampa del 1850.
Esistono delle versioni differenti circa la data in cui gli europei scoprirono le cascate. La zona venne visitata da Samuel Champlain all'inizio del 1604. Alcuni suoi amici gli avevano raccontato delle spettacolari cascate ed egli le descrisse sulla sua rivista, senza però mai visitarle. Qualche credito ha la versione secondo la quale il naturalista finnico-svedese Pehr Kalm, a seguito di una visita alle cascate, realizzò un disegno delle stesse agli inizi del XVIII secolo.
Molti storici sono comunque d'accordo sul fatto che padre Louis Hennepin osservò e descrisse le cascate nel 1677 dopo un viaggio nella regione con l'esploratore René Robert Cavelier, signore di la Salle, portando la notizia all'attenzione di tutto il mondo. Lo stesso Hennepin fu il primo a descrivere le cascate di S. Antonio in Minnesota, e da lui prese nome una contea nello stesso stato. Nel corso del XIX secolo, con l'affermarsi del turismo, l'area divenne un'attrazione e fu visitata anche da Gerolamo, fratello di Napoleone Bonaparte, e dalla moglie all'inizio del XIX secolo. Nel 1848 iniziò la costruzione di un ponte sul fiume Niagara per unire la sponda americana del fiume a quella canadese. Dopo la fine della guerra civile americanauna ferrovia di New York pubblicizzò le cascate del Niagara come luogo ideale per il viaggio di nozze. Con l'incremento del traffico stradale, nel 1886, venne sostituito il vecchio ponte in pietra e legno con uno in ferro ancora in uso, completato nel 1897; conosciuto come il ponte Whirlpool consente il passaggio di veicoli, treni e pedoni, dal Canada agli Stati Uniti, e si trova a valle delle cascate.
Il ponte dell'Arcobaleno (Rainbow Bridge in lingua inglese) visto dalla Skylon Tower.
Nel 1941 venne poi costruito il ponte dell'arcobaleno, nelle immediate vicinanze della cascata, adibito al passaggio di veicoli e pedoni; da esso si ha una spettacolare visione delle cascate nella loro interezza.
Dopo la prima guerra mondiale, si ebbe un notevole sviluppo del turismo a seguito dell'incremento del traffico automobilistico che rendeva più facile raggiungere le cascate. La storia delle cascate del Niagara, nel XX secolo, è imperniata sullo sfruttamento del fiume per la produzione di energia elettrica e la necessità di rendere compatibile il mantenimento delle bellezze naturali con lo sviluppo industriale dell'area, sia dalla parte canadese che da quella americana.
Nell'ottobre del 1829 Sam Patch, che si autodefiniva il saltatore yankee, saltò dalla Cascata del Ferro di Cavallo e fu così il primo uomo di cui si abbia notizia a sopravvivere al tuffo. Iniziò da allora una lunga tradizione di persone che tentarono di gettarsi dalle cascate sopravvivendo.
Nel 1901 Annie Edson Taylor fu la prima persona a gettarsi dalla cascata dentro un barile di legno, rimanendo sorprendentemente illesa. Fino all'impresa della Taylor altre 14 persone avevano sfidato le cascate con vari mezzi; alcuni rimasero illesi, altri annegarono o si ferirono in modo più o meno grave. I sopravvissuti a queste imprese, comunque di natura illegale per le autorità di polizia dei due stati, venivano multati dalle autorità competenti rispetto alla riva di approdo del fiume.
In quello che fu definito miracolo sul Niagara, Roger Woodward, un ragazzino di sei anni, sopravvisse miracolosamente al salto dalle cascate a Ferro di cavallo il 9 luglio del 1960 protetto soltanto da un salvagente, dopo esser caduto in acqua per un'avaria al motore dell'imbarcazione turistica su cui si trovava a bordo, mentre due turisti trassero in salvo sua sorella Deanne di 17 anni a soli 6 m dal bordo della cascata.
Kirk Jones di Canton, Michigan, fu il primo, nel 2003, a tentare l'impresa senza l'ausilio di alcun mezzo di galleggiamento. Mentre non è ancora noto se Jones volesse suicidarsi, egli se la cavò, al sedicesimo di questi tentativi, con poche abrasioni e qualche costola fratturata.
Altro rocambolesco tentativo di saltare dalle cascate senza alcuna protezione è stato compiuto il 12 marzo 2009 da un cittadino americano di trent'anni. L'uomo, all'inizio, ha addirittura rifiutato di essere soccorso, continuando a nuotare, ed allora i soccorritori si sono abbassati con un elicottero sopra di lui e, grazie alla corrente generata dalle pale del rotore, lo hanno pian piano condotto a riva, dove è stato ripescato e portato in ospedale. Se l'è cavata con una ferita alla testa ed un principio di assideramento per essere rimasto circa tre quarti d'ora in acqua.
Nessuno, comunque, è mai sopravvissuto nel tentativo di saltare dalle cascate americane. I soli sopravvissuti hanno tentato il lancio dalle cascate a Ferro di cavallo.
Nel 1990 l'illusionista David Copperfield realizzò un trucco nel quale ,chiuso in una teca, saltò dalle cascate per poi riapparire,appeso ad un elicottero,dalla base delle cascate stesse.

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