19/02/12

Gli eredi di King Kong (Ishiro Honda)

Gli eredi di King Kong
di Ishiro Honda (1968 GIAP 88')

Ottavo sequel del cult giapponese Godzilla racconta di come l'umanità sia riuscita, nel 1999, a confinare tutti i mostri terribili (Godzilla, Varan, Rodan, Mothra, Gorosaurus, Manda, Baragon, Anguirus, Kumonga, Minilla) che l'hanno minacciata in passato sull'isola di Ogasawara grazie a marchingegni, creati ad hoc per ogni mostro, in grado di paralizzarne le devastanti capacità distruttive. Gli scienziati sono tutti intenti a studiare la vita acquatica, ma ad un certo punto un gas venefico avvolge l'isola confondendo sia gli uomini che i mostri e determinando la liberazione dei vari mostri che si lanciano ad uno spietato attacco delle principali capitali terrestri. L'umanità da fondo a tutti i suoi mezzi militari per far fronte all'Apocalisse imminente e forte dell'astronave lunare SY-3, se ne serve per fare indagini sull'isola dei Mostri. I coraggiosi astronauti inviati in avanscoperta vengono in contatto con una splendida fanciulla, La Regina, che si dice appartenere al popolo dei Kilaak, alieni provenienti da Alpha Centauri e decisi a stabilirsi sulla Terra, perché in possesso di un clima a loro maggiormente congeniale, dal momento che il loro pianeta Kilaak si sta progressivamente raffreddando ed è divenuto quasi totalmente inospitale per loro. Le Aliene, dotate di una netta superiorità scientifica, sono decise a costruire una Nuova Civiltà sulla Terra, anche se il prezzo dovesse essere quello di sacrificare numerose vite umane, senza mezze misure per gli uomini la scelta è "o schiavi o morti".
Le Kilaak propongono all'umanità serenità e pace e sono decise a prendere ad ogni costo il controllo sia degli esseri umani che dei mostri e sono disposte a sterminarli se questi opporranno resistenza. Gli alieni si servono di placchette emittenti e riceventi  onde radio, posizionate sottocute in sede retroauricolare, per assicurarsi la collaborazione degli esseri umani. La difesa militare scopre poi delle pietre sferiche con all'interno un cuore metallico emittente onde radio sparse nei posti più impensati (sulle scogliere di Dover, su un campanile in Spagna, in un ghiacciaio delle Alpi, su un frutto di cocco dell'isola di Guan etc) e in grado di controllare le azioni degli scatenati mostri. Queste pietre sferiche vengono portate a Tokyo e ciò determinerà la confluenza di tutti i mostri verso la capitale giapponese. L'astronave SY-3 che è ripartita per la Luna intanto scopre lì una base Kilaak e si fa rivelare l'esistenza di altre basi Kilaak sulla Terra, una sull'isola Hisu, una nei crateri Kust dei Monti Neri e una all'interno del mitico monte Fuji. Nel pirotecnico finale le aliene tirano fuori dal loro magico cilindro un mostro alieno di una bellezza spiazzante, una sorta di Cerbero volante, dal nome di Grand King Ghidorah e un Drago volante di fuoco che altro non è che un disco volante elettrizzato. Questi due mostri combatteranno i mostri terrestri in un Armageddon senza esclusione di colpi. Intanto la difesa militare a colpi di missili di gelo riesce a far perdere forma umana alle aliene che si rivelano essere bizzarre larve striscianti. Un interruttore, nel finale,  miracolosamente non scatterà.
Un film, intriso degli stati d'animo che hanno partorito i mostri del Sol Levante, fuochi fatui erranti in bilico tra luce e ombra, in cui ciò che si sa non viene detto per timore e ciò che non si sa si vorrebbe scoprire. Mostri legati alle forze della Natura, alla vita, alla morte, alla gioia e alla sofferenza e pertanto estremamente toccanti. Un racconto del crepuscolo alle soglie dell'Apocalisse imminente.
E' l'impressionante irrealtà del reale a farci sentire piccoli di fronte all'ignoto, e non il mostro che la incarna.
Potrà poi lasciare PERPLESSI lo scoprire che in Giappone vengono considerati "mostruosi" animali come il gatto o la volpe, od oggetti come sandali od ombrelli, ma bisogna considerare le notevoli differenze culturali tra Noi e Loro.
Basti pensare a creature mitologiche come il drago, che è il simbolo del Male in Occidente mentre rappresenta la forza e la fortuna in Oriente; oppure ad animali come il corvo, la civetta, il gufo, il serpente, che da sempre sono per noi forieri di sventura, mentre in altre culture sono i messaggeri degli dei, quando non addirittura la loro incarnazione terrena.
GRAND KING GHIDORAH

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