03/09/11

Basket Case (Frank Henenlotter)

Basket Case
di Frank Henenlotter (1981 USA 90')
Inventivo e oltraggioso cult horror d'annata dedicato al padrino dello Splatter Herschell Gordon Lewis; opera prima del trentenne newyorchese Frank Henenlotter: ricordo ancora l'emozione della prima visione quando mi arrivò la VHS dall'Inghilterra (1989 circa). In Italia questo film era praticamente inedito e sconosciuto e la trama originale unita ad atmosfere suburbane disturbanti, alla tenerezza del difforme e a lampi gore conditi con sferzate umoristiche mi conquistarono senza mezzi termini. A questo va aggiunta la sorpresa per la presenza di un'artigianale stop motion miscelata a svariate suggestioni perverse, altri due ingredienti comunque insoliti per un film horror. La storia ruota intorno al giovane e apparentemente innocente Duane Bradley che porta a spasso per la squallida e pericolosa Quarantaduesima Strada di New York (tempio, tra l'altro, del cinema underground e di serie Z) una cesta di vimini con all'interno il deforme gemello siamese telepatico e omicida che risponde al nome di Belial. I due, che erano uniti sul fianco addominale di Duane, vivono un rapporto simbiotico, dominato da una morbosa dipendenza e sono intenzionati a vendicarsi dei tre medici che li hanno separati contro la loro volontà attraverso un brutale intervento chirurgico. La situazione si complica quando le pulsioni sessuali di Duane verso una disponibile infermiera prendono il sopravvento scatenando la gelosia dell'impotente gemello (torso umano di carne informe dotato dei soli arti superiori). La reazione dell'urlante e inferocito Belial sarà di quelle che non si dimenticano e il finale secco, nero e scioccante chiude in maniera degna uno dei titoli imperdibili della storia dell'horror-splatter cinema. Il film, che costò 160000 dollari, venne girato in 16 mm e circolò in America in due versioni: integrale e censurato per alcuni Stati che bandivano la violenza sugli schermi. Per la presenza di Belial, fu associato al cult Eraserhead ed ebbe un buon successo nel circuito dei film di Mezzanotte, dove agli spettatori veniva regalata all'entrata una mascherina chirurgica per proteggersi dai copiosi schizzi di sangue.

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