13/11/10

Une Indigestion (Georges Méliès)

Une Indigestion
di Georges Méliès (1902 FRA 2')
Si tratta del primo film splatter della storia del cinema, per giunta non prodotto da organizzazioni mafiose di depravati per venderlo nel mercato clandestino, ma vomitato fuori da uno dei pionieri della Settima Arte, niente poco di meno che il mitico Georges Méliès. Il nostro fu un autore veramente prolifico, capace di realizzare nella sua carriera ben 510 film e in mezzo ai tanti pensò bene di mettere qualche chicca spiazzante come questa. L'ironica trama è incentrata su un uomo affetto da violenti coliche addominali che si reca per questo da un medico chirurgo (interpretato dallo stesso Méliès), che prontamente gli diagnostica un volvolo intestinale e gli propone un intervento chirurgico d'urgenza per salvargli la pelle. Il paziente accetta senza esitazioni e in breve tempo si trova disteso sul lettino chirurgico...il problema è che il chirurgo, assentatosi per prepararsi, appare poco dopo con un enorme sega con la quale amputa senza mezzi termini una gamba del malcapitato. In men che non si dica il chirurgo rende il paziente un torso umano, simile a Kobelkoff, amputandogli tutti gli arti, tra le vivaci proteste del sanguinante malato. A questo punto il film prende una piega bizzarra e vediamo il chirurgo infilare un enorme imbuto in bocca al disgraziato per poi versarvi dentro diversi litri di strano liquido. Il paziente però non si perde d'animo e continua a protestare violentemente, tanto che il chirurgo è costretto a tagliargli via pure la testa, mettendola a fianco del tavolo operatorio. Sorpresa delle sorprese la testa continua a muoversi (puro stile Re-animator, ma 83 anni prima) e a protestare. Il chirurgo non potendone più si arma di un bisturi degno di Maniac  e inizia a squartare il ventre del tapino. Tanto più uno si lamenta quanto più l'altro armeggia il bisturi, fino al punto che dallo squarcio inizia ad uscire un po' di tutto: una bottiglia, un cucchiaio, un coniglio vivo e numerosi arredi. Il chirurgo conclude che queste cose erano la causa della violenta colica addominale, dà una bella lavata alle interiora con una pompa meccanica e inizia velocemente a ricucire e riattaccare il tutto. Esilarante quando per sbaglio attacca una gamba al posto di un braccio, scatenando le violente lamentele del paziente. Al termine del lavoro di fine chirurgia il paziente si alza guarito, si riassetta, estrae il portafoglio e paga la parcella al macellaio. Certo che vedere uno smembramento del genere in un film del 1902 è veramente una sorpresa...non dimentichiamoci però che già intorno al 1900 il chirurgo  Eugène-Louis Doyen, grande appassionato di cinema, si sbizzarriva a riprendere, grazie ai fondi della Gaumont,  i suoi cruenti interventi (tra cui una separazione di gemelli siamesi...)...ma forse ci sorprendiamo perché sono vere le parole del critico Meneghelli scritte su un vecchio Cineforum che al giorno d'oggi dopo tutto "sono rimasti in pochi a esplorare la carne con attitudine inquieta, cercando con ostinazione questo mostro che ci rode dentro e fa pulsare il nostro corpo di vita propria e incontrollata...Attorno è una farsa continua, buona per il cinemino del sabato sera. Gli stomaci forti devono rivolgersi altrove..." 

Nessun commento: