28/04/08

Rita Renoir

Rita Renoir

Rita Renoir, negli anni Cinquanta, è stata (si esibiva in coppia con Rita Cadillac) una delle più famose stripteaseuse del Crazy Horse, folgorante icona del burlesque...negli anni Sessanta ha fatto breccia nell'immaginario collettivo, divenendo una vera e propria diva del nudo...non molto conosciuta è la sua partecipazione a diversi film interessanti, tra cui "Confetti al pepe" di Jacques Baratier (1963), "Deserto Rosso" di Michelangelo Antonioni (1964), "Chappaqua" di Conrad Rooks (1966), "Fantômas contre Scotland Yard" di André Hunebelle (1967), "Cannabis" di Pierre Koralnik (1970, con Serge Gainsbourg e Jane Birkin) e "L'Ange" di Patrick Bokanowski (1982).
Ecco cosa dichiarava nel 1970 in una bellissima intervista a "L'Europeo":
"Il nudo non è indispensabile. Lei ha visto che posso lavorare vestita e liberare il mio erotismo con la sola forza dell'espressione. Questo è il punto. Questo è l'equivoco. Prenda la pièce di stasera: quanta gente l'ha capita? Quanti hanno compreso che la mia è una ricerca teatrale, non uno strip-tease? Restano scioccati, disorientati, ma forse non afferrano che io incarno la forza dell'inconscio, la crudeltà dell'erotismo, non ne captano l'incantesimo, l'isteria surrealista, il magnetismo...Non comprendono che l'arte sperimentale è l'annuncio che esiste una forma di espressione nuova e che il mio è un lavoro rigoroso, moderno, drammatico, erotico...l'erotico...è l'introduzione alla nuova drammaturgia, capisce? Dicono: Rita Renoir, la regina del sexy. Balle! Casomai regina dell'erotismo...esiste l'erotismo che passa attraverso la sessualità e quello che può non passare attraverso la sessualità, e io faccio cose erotiche non sexy, e il pubblico forse non capisce, forse si chiede cosa c'è sotto le sue emozioni epidermiche, e bisogna aiutarlo...qualcuno dovrà pur leggere quello che lei scrive, no? E magari ne rimarrà incuriosito e verrà qui con uno stato d'animo diverso e sarà già importante avergli detto che Rita Renoir amava lo strip dieci anni fa, quando era una cosa rivoluzionaria, il primo passo dell'evoluzione, il primo tempo della rivolta contro le strutture della vita sessuale, era la liberazione del corpo, quasi una scuola di spudoratezza fisica e intellettuale, ma oggi non lo ama più, oggi vuole la distruzione del sexy a favore dell'erotico...Comprende? Comprende che se anche sono in pochi a capirmi io devo andare avanti, perché è indispensabile che la violenza dell'espressione si manifesti qui, e adesso...Questa è l'avanguardia. Al di là della contestazione, l'arte è l'annuncio della vita moderna, e la gente deve rendersene conto...dica che vengano a vedere un atto erotico che potrà anche scioccarli, perché espresso in una forma non proprio piacevole, anzi un po' terrorizzante, e sarà già un primo passo, e lei avrà già fatto molto..."
Immensa

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