11/03/08

Taxus Baccata


Il taxus baccata, noto comunemente come tasso, è un albero sempreverde di incredibile longevità, dotato di una chioma ricca di foglie aghiformi verdi scure, di una durissima corteccia rossiccia e di frutti dalla forma di bacche, chiamati arilli. Le foglie scintillanti e cerose sono disposte a spirale, avvolgenti lunghi germogli. Il tasso ha una caratteristica inquietante: tutte le sue parti, esclusi i rossi arilli, sono terribilmente velenose. Ad alcuni animali selvatici piace nutrirsi col tasso, specie i cervi sono ghiotti delle sue parti ed è come se raggiungessero una sorta di irresistibile trance stimolante attraverso gli alcaloidi contenuti nella pianta. Per gli animali domestici e per noi esseri umani invece il tasso è drammaticamente mortale (tanto che viene stimato che un grammo di pianta per chilo di peso corporeo sia già sufficiente come quantità letale per un essere umano). Gli alcaloidi del tasso producono aritmie e dispnea, fino a portare in poche ore portano alla paralisi muscolare, al coma e alla morte. Gli antichi già lo sapevano e il veleno del tasso era usato per intingere la punta delle frecce sia da greci che da romani. La capacità di provocare violente contrazioni addominali lo fece diventare un metodo abortivo frequentemente utilizzato nel tardo Medioevo, con lo spaventoso effetto collaterale di portare spesso alla morte anche della gestante.
Il tasso è in genere un albero ermafrodita: i fiori maschili sono piccole strutture globulari situate singolarmente sull'ascella della foglia, sotto i rami dell'anno precedente, mentre i fiori femminili, sistemati in una posizione simile, sono fiorellini verdi che si espandono dopo l'impollinazione. Un duro seme verde oliva è circondato da un arillo, polposo e dolce, che ricorda una tazza aperta.
Il tronco del tasso ha la capacità di riprodurre molto facilmente nuovi germogli dopo essere stato tagliato o danneggiato, e quelli che originano dalle radici rappresentano un metodo di riproduzione molto efficace. Il tasso ha anche un'altra anomala modalità di riproduzione, chiamata margottatura: un ramo di qualsiasi dimensione può allungarsi progressivamente verso il terreno e dotarsi di lievitanti radici. La funzione di questo processo potrebbe essere quella di fornire un sostegno ai rami in continua crescita, ma in realtà la nuova radice produce anche giovani germogli, che si dirigono selvaggiamente verso l'alto con l'obiettivo di trasformarsi essi stessi in nuovi palpitanti alberi. Questo accade naturalmente in tutti i sensi e così intorno alla matrice dell'albero madre finiscono per formarsi colonie di nuovi alberi, generalmente considerati dai botanici come individui separati, ma che in realtà fanno parte della stessa creatura vivente originaria. Questo processo può continuare indefinitamente, fino a tramutare l'albero in un vero e proprio bosco rigoglioso e sottilmente pulsante. Il tasso/madre progressivamente invecchia e il nucleo centrale del suo tronco lentamente marcisce, ma contemporaneamente strati di nuovo tessuto inglobano il vecchio legno morto, proteggendolo e rinforzandolo. Perciò il tasso ha anche la straordinaria capacità di rinnovarsi dall'esterno all'interno. La sua crescita è sincrona con il suo disfacimento: raggiunto il disfacimento completo, il tasso può così risorgere. Il tasso che noi vediamo è probabile che non sia la prima incarnazione di una radice assai più antica. Non ci sono motivi in natura, eccetto gli esseri umani, perchè un tasso debba morire. Il tasso può raggiungere virtualmente l'eternità, attualmente il tasso più vecchio conosciuto dal genere umano, il cui seme deve essere germinato nella tundra post-glaciale circa 8000 anni fa, si trova a Fortingall (Tayside) in Scozia. Il tasso è in tutte le culture primordiali identificato con l'albero della vita. Per motivi a noi tuttora sconosciuti, gli uomini della cultura megalitica, che costruirono Newgrange, Stonehenge e Avebury, volevano che i tassi stessero a nord dei loro tumuli sepolcrali. Anche nei siti celtici il tasso era sempre presente...
La tintura tradizionale per il bindhi, il piccolo punto sulla fronte usato in India, era in origine ricavata dalla corteccia del tasso. Tale punto ha grande valenza spirituale perchè individua il nostro "terzo occhio", un potente centro energetico cui sono associati stati di coscienza elevati. E' abbastanza probabile che gli antichi saggi indiani sapessero come preparare con gli alcaloidi di questo albero una "pozione magica" in grado di alterare lo stato di coscienza dei loro adepti. La parola "tossico", d'altronde, sembra che etimologicamente derivi dal nome del tasso.
Anche nella medicina occidentale il tasso ha acquistato grande fama grazie alle sue proprietà antitumorali e la sostanza ricavata dalla pianta, il taxol, ha permesso a molti esseri umani di sopravvivere alla malattia.
Quando vedete un tasso pensateci...

"In qualsiasi momento, anche senza contatto fisico, potremmo raggiungere ogni singola mente umana. I nostri insegnamenti sugli strati più profondi della realtà potrebbero farvi aprire gli occhi e fermare il grande massacro. Avremmo la capacità di passare su di voi come una tempesta, ma non lo faremo, perchè ci è stato detto di rispettare la libera volontà degli uomini. Ma voi potete venire e domandare."
Taxus Baccata di Fortingall
(post elaborato con gli spunti del folgorante libro di Fred Hageneder "Lo spirito degli alberi")

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