21/12/07

Gennaio al Clan Destino


Gennaio Scaglie 2008
Martedì 8 ore 21.30
Fedora
di Billy Wilder (1978 FRA/RFT 114’)
Incredibilmente considerato un film minore di Wilder, in realtà un capolavoro struggente, disincantato e malinconico sul mondo del cinema e sulla vita in generale, che non ha nulla da invidiare al pluriosannato “Viale del tramonto”. Indimenticabile Hildegard Knef nella parte della impenetrabile diva di Hollywood. Struttura cinematografica ad incastro per il vero e proprio testamento di uno dei maestri del cinema di tutti i tempi.

Domenica 13 ore 21.30
Il mondo sul filo
di Rainer Werner Fassbinder (1973 RFT 200’)
Grande recupero per questa gemma della fantascienza d’autore, prodotto originariamente per la televisione, diviso in due puntate, racconto metaforico in cui protagonisti vengono intrappolati nella realtà virtuale o meglio in un feticcio della nostra realtà. Imbevuto nelle tematiche care a Fassbinder e con un occhio all’Alphaville di Godard viene a configurarsi come la lotta solitaria di un uomo contro la corruzione e il terrore in una realtà caotica e alienante, con l’unico riscatto possibile rappresentato dall’amore, sempre però sul filo del rasoio tra normalità e follia.

Martedì 15 ore 21.30
13 Tzameti
di Géla Babluani (2005 Georgia/FRA 86’)
Un noir in bianco e nero modernissimo, dal ritmo serrato e dalla tensione straordinaria, girato con un’eleganza fuori dal comune e una messinscena d’ineccepibile rigore formale e contenutistico, il tutto creato da un giovane regista georgiano. Narra di uno scambio d’identità che conduce il protagonista all’interno di una realtà kafkiana e oscura, rappresentata dal sordido mondo delle scommesse clandestine sulla vita umana con una roulette russa radicale come strumento del crudele gioco. Il passaparola del pubblico, letteralmente ammaliato, lo ha fatto diventare un film di culto al festival di Venezia del 2005, in sala in Italia ovviamente non è stato distribuito.

Domenica 20 ore 21.30
Bix
di Pupi Avati (1991 ITA 100’)
Testardamente controcorrente spezziamo una lancia in favore della biografia avatiana di Leon Beiderbecke in arte “Bix”, uno dei pochi grandi jazzman bianchi, a soli 28 anni scomparso divorato dall’alcool. Il film è una ricostruzione appassionata e filologicamente accurata di dieci anni della sua bruciante vita. Per irriducibili, sempre che ancora esistano....

Martedì 22 ore 21.30
Fat City
di John Huston (1972 USA 100’)
Capolavoro dimenticato degli anni ’70, dal romanzo di Leonard Gardner, ex pugile, figlio di pugili. Racconta dell’incontro tra due pugili, di cui uno al tramonto e l'altro all'esordio, il tutto contornato dalla sottile disperazione che pervade una cittadina della California. Non è solo un film sulla faccia sconosciuta del pianeta del pugilato, quella dei proletari dei guantoni; ma è anche una diagnosi asciutta, lucida e sconsolata (senza romantiche fantasticherie sul tema del fallimento) sui risvolti desolati e amari dell'America opulenta. Huston gira un film come Hemingway scrive un libro, stessa compattezza e rigore, senza fronzoli inutili. Fat City è locuzione gergale (boxe, jazz) per dire Eldorado, paradiso in terra, dunque inaccessibile.

Domenica 27 ore 21.30
Muhammad Alì – Through the eyes of the world
di Phil Grabsky (2001 USA 104’)
“Sonny era un buon uomo... ma il pugno l'ha colpito. Non so bene quanto buono fosse il colpo, anche se ci fosse stato un trucco ed avesse voluto fingere un k.o., Liston non l'avrebbe mai fatto nel primo round...”. Un sentito omaggio ad un’icona del Novecento.

Martedì 29 ore 21.30
L’istruttoria è chiusa: dimentichi
di Damiano Damiani (1971 ITA 106’)
Un brillante professionista finisce in carcere come possibile responsabile di un incidente mortale e scopre amaramente le allucinanti condizioni carcerarie italiane, con aberranti leggi non scritte e striscianti connivenze tra politica e mafia. Damiano Damiani, ottusamente dimenticato, si dimostra anche qui all’altezza della situazione, regalandoci un film illuminante.

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